Page 13 - IT_SHOOT_WP2_Handbook for Students
P. 13
MEMORIZZAZIONE
11
DEI DATI
TLa parola “Fotografia” deriva dal greco antico e significa (φῶς)
luce e (γραφή) scrittura.
Scrivere con la luce, quindi. Di conseguenza, sia la scelta del tipo
di luce con cui fotografare una scena, sia le tecniche per
rappresentarla al meglio sono fondamentali.
Per prima cosa, dobbiamo capire quale dispositivo cattura la luce
e come viene misurata.
Nella fotografia analogica, la radiazione luminosa passa
attraverso l’obiettivo e colpisce un supporto plastico chiamato
pellicola, che è ricoperto da una sostanza contenente alogenuri
d’argento.
Nelle fotocamere digitali più comuni di oggi, invece, la luce
colpisce un elemento chiamato sensore.
Il sensore è costituito da una base di silicio sulla quale si trovano
piccoli ricettori (come minuscole lenti) chiamati pixel.
Il tipo più diffuso è la cosiddetta matrice Bayer CMOS, che puoi
vedere nell’immagine qui sotto.
La luce passa attraverso l’obiettivo, poi attraversa il filtro Bayer che
la seleziona attraverso i tre colori fondamentali e infine raggiunge i
fotodiodi del sensore, i quali raccolgono la luce sotto forma di
segnale elettrico e la inviano al processore (un vero e proprio
microcomputer) che, dopo averla elaborata, la invierà alla scheda
di memoria dove verrà registrata.